Area Marina Protetta
di Capo Carbonara
Le Torri Costiere e Archeologia
Tra le costruzioni ancora visibili ricordiamo la Torre di San Luigi a Serpentara, la Torre di Porto Giunco, dell’Isola dei Cavoli, di Capo Boi e la Fortezza Vecchia. In contatto visivo fra loro, facevano parte di un sistema d’avvistamento che sorvegliava tutto il golfo di Cagliari.
Numerosi naufragi hanno relegato per secoli, nei fondali sottomarini di Villasimius, reperti di tutte le epoche, il più antico dei quali è una nave romana datata al 250 a.C. che trasportava anfore e ceramiche. Tra gli altri ritrovamenti vanno ricordati quello di un intero galeone spagnolo e di un carico di vasellame medioevale.
La storia dell'Area Marina Protetta di Capo Carbonara
Con la nostra esclusiva Esperienza “Andar per mare” ti faremo scoprire le meraviglie dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara.
Il piccolo comune Carbonara, che solo nel 1862 diviene Villasimius, prendeva il nome dall’intenso sfruttamento del carbone di legna, un tempo praticato nella zona.
Le sue coste sono sempre state, nei secoli passati, un’area strategica per il controllo dei traffici marittimi. Ne sono testimonianza le numerose torri d’avvistamento, presenti sin dall’epoca Medievale – spesso sorte sulle rovine di un antico nuraghe – e il fatto che la costa sia stata sovente preda di pirati barbareschi.
Una meraviglia tutta da scoprire!
L'Ambiente naturale
Gli scenari sommersi sono caratterizzati da rocce granitiche che formano pinnacoli e bastioni, avvallamenti, spaccature e tafoni, sovente colorati dal giallo delle margherite di mare o dal rosso delle gorgonie.
Nei pressi dei Variglioni dell’Isola dei Cavoli è normale incontrare branchi di barracuda mediterranei e seguirli nei loro pattugliamenti in cerca di cibo, grazie anche alla notevole trasparenza dell’acqua.
Nei pressi della Secca di Cala Caterina si può scendere ad ammirare uno spettacolo sommerso fatto di grosse frane granitiche, abitate da una tranquilla popolazione di cernie e orate di grandi dimensioni.
La Fauna
All’interno dell’Area Marina Protetta sono presenti le specie ittiche tipiche dei mari della Sardegna, tanto dei fondali rocciosi, predominanti nell’area, quanto di quelli più sabbiosi: polpi, gamberi, saraghi, triglie, dentici, ricciole, capponi, murene, aragoste, cefali, orate, corvine.
Si scoprono anche delle curiose eccezioni: recentemente, a causa di un sensibile innalzamento della temperatura delle acque, alcune specie tropicali hanno trovato casa in una secca antistante la spiaggia di Simius, ben accolti e coccolati dal personale dell’area marina e dai turisti. Segnaliamo anche la presenza del più grande mollusco bivalve del Mediterraneo: la Pinna Nobilis.
Tra i mammiferi, oltre alla frequente presenza dei Tursiopi, qualche anno fa è stato avvistato un esemplare della rarissima foca monaca. La loro presenza è una conferma ulteriore di acque incontaminate e di un habitat specifico che molte specie scelgono per la riproduzione, la crescita, il nutrimento. Per quanto riguarda la fauna terrestre segnaliamo, soprattutto nel contesto dello Stagno di Notteri e negli anfratti dell’Isola dei Cavoli, la presenza di specie volatili come il Falco Pellegrino, il Marangone dal Ciuffo, la Magnanina Sarda, l’Averla Piccola, il Calandro e la Calandrella, la Sterna e il Fenicottero Rosa.
La Flora
Sono 136 le varietà vegetali spontanee presenti nell’Area Marina Protetta.
Degno di particolare interesse è il dracunculus, una pianta necrofora che si riproduce nell’Isola dei Cavoli. Tipici dell’area costiera sono la macchia mediterranea – con le sue piante adatte ad affrontare le stagioni secche e asciutte – il ginepro coccolone, il pistacchio e il mirto.
Per la flora sottomarina, invece, l’Isola di Serpentara, la Secca dei Berni e la secca di Cala Caterina costituiscono l’ambiente ideale per rigogliose praterie di posidonia, importantissima per la riossigenazione delle acque.
Istituzione dell'Area Marina Protetta
L’Area Marina Protetta “Capo Carbonara” è stata istituita dal Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , con decreto Ministeriale del 15 Settembre 1998, poi modificato nel 1999 e sostituito integralmente dal Decreto Ministeriale del 7 Febbraio 2012 (Gazzetta ufficiale n° 113 del 16 Maggio 2012). La gestione dell’ Area Marina Protetta è affidata al solo Comune di Villasimius.
L’ Area Marina Protetta “Capo Carbonara” è diventata area Area ASPIM (Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea) ai sensi della Convenzione per la protezione del Mar Mediterraneo dai rischi dell’inquinamento meglio conosciuta come Convenzione di Barcellona.
Le regole
L’ Area Marina Protetta (A.M.P.) è divisa in quattro zone identificate con le lettere A, B, C e D.
Di seguito sono indicate le regole vigenti:
Velocità
- Nelle zone B e C è consentita la navigazione, esclusivamente in assetto dislocante, a velocità non superiore a 5 nodi, entro la distanza di 300 metri dalla costa, e a velocità non superiore a 10 nodi, entro la fascia di mare compresa tra i 300 metri e i 600 metri di distanza dalla costa.
Ancoraggio e ormeggio
- Nelle zone indicate come A “riserva integrale” è vietata la navigazione, l’ancoraggio e l’ormeggio.
- Nelle zone indicate come B “riserva generale”, C “riserva parziale” e D “riserva sperimentale”è consentito l’ancoraggio negli specchi acquei caratterizzati da fondali sabbiosi, liberi da Posidonia oceanica, non interdette per fini balneari con determinazione della RAS n. 817 del 10-05-2013.
Pesca sportiva
- In tutta l’A.M.P. è vietata la pesca subacquea.
- Nella zona “A” riserva integrale, è vietata la pesca professionale e sportiva con qualunque mezzo esercitata.
- Nella zona “B” riserva generale, la pesca sportiva può essere praticata solo se autorizzata dal soggetto gestore (Comune di Villasimius) e riservata ai residenti nel Comune di Villasimius.
- Nelle zone “C e D” riserva parziale, la pesca sportiva può essere praticata solo se autorizzata dal soggetto gestore (Comune di Villasimius) e regolamentata sulla base delle esigenze di tutela dell’A.M.P., ai soggetti equiparati ai residenti nel Comune di Villasimius.
La pesca sportiva può essere praticata solo ed esclusivamente con i seguenti attrezzi e limitazioni:
- È vietato l’uso dei seguenti attrezzi: palamiti, nasse, bilancia, rezzaglio, l’uso della fiocina con l’ausilio di fonti luminose.
- NON È CONSENTITA LA PESCA DEL RICCIO DI MARE (Paracentrotus lividus)
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